Casi studio

Abbattimento polveri in un’industria del settore legno

Con un sistema di nebulizzazione ad acqua abbiamo risolto il problema di emissione delle polveri in un’azienda che produce pannelli in legno

Settore

Lavorazione del legno

Attività

Produzione pannelli in legno pressato per arredamento e pavimenti

Ubicazione impianto

Centro Italia

Criticità emissiva

Emissione di polveri durante il processo produttivo

Servizio Labiotest fornito

Progettazione e installazione nuovo impianto

Tipologia di intervento

Progettazione e installazione di un impianto abbattimento polveri a nebulizzazione

Nelle aziende di lavorazione del legno, l'abbattimento delle polveri è un aspetto cruciale.

In primo luogo, le polveri di legno possono costituire una seria minaccia per la salute dei lavoratori in quanto inalare particelle sottili di legno può causare una serie di problemi respiratori. Inoltre, possono rappresentare un rischio di incendio e di esplosione se presenti in concentrazioni elevate nell'aria e se c’è una possibile fonte di accensione.

In secondo luogo, l'abbattimento delle polveri contribuisce anche a preservare l'ambiente circostante. Le particelle di legno disperse nell'aria possono depositarsi su suoli e acque, causando contaminazioni ambientali che possono danneggiare gli ecosistemi locali e influenzare la qualità dell'aria.

Ecco perché è essenziale implementare sistemi efficaci per il loro abbattimento, ad esempio come abbiamo fatto nel caso di un nostro cliente che produce pannelli in legno.

Le esigenze di abbattimento nella produzione di pannelli in legno

L’azienda nostra cliente, che ha sede in Centro Italia, è uno dei produttori di pannelli in legno pressato di maggior rilevanza in Europa.

L’impresa si trovava ad affrontare un problema significativo relativo al trattamento delle emissioni di polveri che si originano all’interno di due capannoni dove si producono pannelli in legno pressato per l’industria del mobile.

Il sistema di abbattimento a nebulizzazione utilizzato

Abbiamo proposto al cliente di installare un sistema di nebulizzazione con linee fisse al fine di coprire le due zone interessate con un getto micronizzato di acqua in modo da creare un ambiente che obblighi le polveri ad assorbire l’acqua per azione igroscopica.

Il conseguente appesantimento delle polveri ne consente la quasi immediata ricaduta per gravità al suolo evitandone l’aerodispersione nell’ambiente.

Abbiamo quindi previsto la predisposizione di linee con ugelli ad interasse minore nei pressi dei nastri e dei macchinari (nell’area A e nell’area B), e interasse maggiore nell’area C adibita alla movimentazione:

  • Area A: linee posizionate centralmente e fissate sotto i tre nastri per un totale di circa 300 m di linea e 300 ugelli nebulizzatori;
  • Area B: due linee equamente distanziate fissate sotto la copertura con ugelli direzionati alternativamente a 120 gradi l’uno rispetto all’altro in modo da coprire l’intera area per un totale di circa 200 m di linea e 60 ugelli nebulizzatori;  

  • Area C: linee posizionate sul perimetro del portone con ugelli direzionati verso l’interno per evitare la fuoriuscita delle polveri per un totale di circa 100 m di linea e 24 ugelli.

I risultati ottenuti

Attraverso una combinazione di sistemi di abbattimento delle polveri e un approccio sinergico, l'azienda è riuscita a migliorare l'ambiente di lavoro e ridurre l'emissione di polveri di oltre il 50%.

Se vuoi saperne di più su come ridurre le emissioni di polveri con la tecnologia barriera ad acqua nebulizzata, leggi questo articolo di approfondimento.