Gestione rifiuti

Cosa sono i rifiuti?

Per rifiuto deve intendersi "qualsiasi sostanza od oggetto di cui il detentore si disfi o abbia l'intenzione o l'obbligo di disfarsi". Di conseguenza, il criterio di identificazione di un rifiuto è duplice.

 

Come sono classificati i rifiuti?

I rifiuti sono classificati secondo l'origine, distinguendo tra rifiuti urbani e rifiuti speciali e secondo le caratteristiche di pericolosità, tra pericolosi e non pericolosi.

RIFIUTI URBANI:
  • rifiuti domestici, anche ingombranti, provenienti da locali e luoghi adibiti ad uso di civile abitazione;
  • rifiuti non pericolosi provenienti da locali e luoghi adibiti ad usi diversi da quelli di cui alla lettera a) assimilati ai rifiuti urbani per qualità e quantità;
  • rifiuti provenienti dallo spazzamento delle strade;
  • rifiuti di qualunque natura o provenienza, giacenti sulle strade ed aree pubbliche o sulle strade ed aree private comunque soggette ad uso pubblico o sulle spiagge marittime e lacuali e sulle rive dei corsi d'acqua;
  • rifiuti vegetali provenienti da aree verdi, quali giardini, parchi e aree cimiteriali;
  • rifiuti provenienti da esumazioni ed estumulazioni, nonché gli altri rifiuti provenienti da attività cimiteriale.

RIFIUTI SPECIALI:

  • rifiuti da attività agricole e agro-industriali;
  • rifiuti derivanti dalle attività di demolizione, costruzione, nonché i rifiuti che derivano dalle attività di scavo;
  • rifiuti da lavorazioni industriali;
  • rifiuti da lavorazioni artigianali;
  • rifiuti da attività commerciali;
  • rifiuti da attività di servizio;
  • rifiuti derivanti dalla attività di recupero e smaltimento di rifiuti, i fanghi prodotti dalla potabilizzazione e da altri trattamenti delle acque, dalla depurazione delle acque reflue e da abbattimento di fumi;
  • rifiuti derivanti da attività sanitarie.

Quali sono gli obiettivi europei per la gestione dei rifiuti

In base al principio della gerarchia di trattamento dei rifiuti, la Commissione Europea ha stabilito che la corretta gestione dei Rifiuti deve rispettare una precisa gerarchia di azioni, che segue un ordine dettato dal livello di priorità e sostenibilità ambientale:

  • prevenzione;
  • preparazione per il riutilizzo/riuso;
  • riciclo;
  • recupero di altro tipo, per esempio il recupero di energia;
  • smaltimento.

Secondo tale principio la prevenzione deve essere attuata favorendo la riduzione della produzione e della pericolosità dei rifiuti e facilitandone il riutilizzo, il riciclo e altre operazioni di recupero.

In fondo alla scala gerarchica è collocato lo smaltimento in discarica, concepito come opzione residuale da azzerarsi nel tempo.

Impianti di trattamento rifiuti

Gestire in maniera consapevole i rifiuti è di fondamentale importanza, perché essi possono rappresentare una risorsa da non sottovalutare in termini di fabbisogno energetico ed ecosostenibilità.

Tutti i rifiuti che vengono prodotti, sia a livello domestico che a livello industriale, sono soggetti alla fase fondamentale di raccolta, per essere poi destinati ai diversi trattamenti in base alla loro tipologia.

Gli impianti trattamento rifiuti sono indispensabili per la tutela dell’ambiente e per evitare dispersioni di elementi e materiali che potrebbero causare l’inquinamento delle matrici naturali; problematiche che si possono evitare con una corretta gestione.

  • Impianti di Compostaggio-Biostabilizzazione
    Si tratta di impianti che trattano la cosiddetta frazione umida dei rifiuti solidi urbani. Gli impianti di compostaggio trasformano la frazione organica in compost, da utilizzare come fertilizzante in campo agricolo. Gli impianti di biostabilizzazione permettono di trattare i rifiuti organici e l’utilizzo è applicato in settori diversi, compreso quello agricolo.

  • Impianti di trattamento e recupero e selezione dei Rifiuti Industriali
    Comprendono diverse tipologie di impianti, in cui sono trattati rifiuti speciali pericolosi e non pericolosi che prevedono processi, ad esempio chimico-fisici e biologici, finalizzati ad attività di recupero e smaltimento.
    Gli impianti di recupero e selezione sono quelli che si occupano della separazione dei vari tipi di rifiuti e possono essere di separazione meccanico biologica o di recupero di frazioni secche. Nei primi confluiscono soprattutto i rifiuti derivanti dalla raccolta indifferenziata urbana, che contengono frazioni organiche che dopo essere trattate per recuperare i materiali vengono inviati all’inceneritore o al biostabilizzatore.
    Nei secondi, gli impianti di recupero di frazioni secche, confluiscono gli scarti secchi della raccolta differenziata, quali carta, vetro, plastica e metalli, mentre la frazione organica generata dalle cucine o mense viene inviata negli impianti di biodigestione anaerobica o compostaggio. 
    Infine, per i rifiuti a matrice organica o inorganica che presentano elevati quantità di metalli pesanti il trattamento avviene in impianti di inertizzazione. Gli scarti prodotti dai processi di selezione e separazione che non possono essere recuperati vengono destinati al termovalorizzatore o in discarica per essere eliminati definitivamente.

  • Impianti di depurazione
    Gli impianti di depurazione sono sistemi complessi ed articolati in grado di trattare le acque reflue.
    Le acque reflue sono quelle la cui qualità è stata pregiudicata dall'azione antropica dopo il loro utilizzo in attività quali domestiche, agricole e industriali, diventando quindi non idonee a un loro uso diretto in quanto contaminate da diverse tipologie di sostanze organiche e inorganiche pericolose per la salute pubblica e per l'ambiente naturale.
    Per tale motivo non possono essere reimmesse direttamente nell'ambiente poiché i recapiti finali come terreno, mare, fiumi e laghi non sono in grado di ricevere una quantità di sostanze inquinanti superiore alla propria capacità auto depurativa senza vedere compromessi i normali equilibri dell'ecosistema.

  • Termovalorizzatori
    Sono impianti che grazie all’incenerimento dei rifiuti indifferenziati, sono in grado di generare energia producendo elettricità, dispongono di meccanismi che consentono di valorizzare il calore sviluppato dalla combustione per generare energia.
    Questi impianti raggiungono temperature altissime, oltre gli 850°C, al fine di evitare la produzione di diossine. Nonostante ciò, non costituiscono una soluzione totalmente green, dato che la combustione degli scarti genera fumi e ceneri che contengono metalli pesanti e che contribuiscono all’emissione di gas serra.

  • Discariche
    La discarica controllata è il luogo dove avviene lo stoccaggio definitivo dei rifiuti sul suolo. La discarica rappresenta, dunque, la soluzione impiantistica per lo smaltimento finale dei rifiuti che non possono essere recuperati in maniera diversa.
    A seconda del tipo di rifiuto, le discariche sono classificate in tre diverse categorie:
    • Discariche per rifiuti inerti
    • Discariche per rifiuti non pericolosi
    • Discariche per rifiuti pericolosi
Gli impianti di biogas installati presso le discariche possono fornire un buon contributo alla produzione di energia pulita e aiutano a ridurre le emissioni di gas serra in atmosfera.

Cosa può fare Labiotest?

Le fasi del ciclo di gestione dei rifiuti che comprendono:

  • raccolta
  • trasporto
  • trattamento per il riciclaggio o smaltimento
  • recupero o riutilizzo dei materiali utili
  • stoccaggio e deposito finale dei rifiuti

possono essere fonte di emissioni di cattivi odori generate da sorgenti puntuali o diffuse e che nella maggior parte dei casi potenzialmente recare molestia ai residenti o alle altre attività produttive presenti.

Labiotest è in grado di analizzare il problema emissivo e proporre la miglior soluzione applicabile grazie all’utilizzo di tecnologie e presidi per l’abbattimento ed il contenimento dei cattivi odori garantendo efficienze elevate in tutte le applicazioni.

Ogni emissione ha le sue caratteristiche e la soluzione più adatta al suo trattamento e questo è il punto di forza dell’offerta di Labio Test da oltre 30 anni.

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